Page 8 - sette itinerari
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Un po' di storia Nel '400 e all'inizio del '500 intorno alla piazza e lungo l'antica via Alta Semita (oggi via del Quirinale) si disposero palazzi e ville di nobili e prelati tra i quali il cardinale Oliviero Carafa, proprietario di una villa con vigna sul luogo dove oggi sorge il Palazzo del Quirinale successori.Particolarmente significativo fu l'intervento di Clemente VIII (1592-1605), che con- centrò le sueattenzioni sul giardino, ordinando tra l'altro la costruzione della monumentale Fontana dell'organo,ornata di mosaici, stucchi, statue e animata dal suono di un organo ad acqua.Completata sotto Paolo V rarchitettura del Palazzo, nel corso del '600 si procedette alla definizionedei confini e alla fortificazione dell'intero complesso del Quirinale, che venne esteso fino quasi all'incrocio delle Quattro Fontane.Tra il 1721 e il 1730 Alessandro Specchi e poi Ferdinando Fuga edificarono le Scuderie papali che affacciano sulla piazza all'imbocco di via della Dataria. Ferdinando Fuga fu anche il responsabile del completamento della Ma- nica Lunga e della costruzione, all'estremità di quest'ultima, di una palazzina destinata agli uffici del Segretario delle Cifre - colui che si occupava dei carteggi diplomatici della Santa Sede - e che in seguito verrà utilizzata come alloggio prima dei regnanti d'Italia e poi dei Presidenti della RepubblicaAll'inizio dell'800 la storia del Quirinale subisce una svolta che avrà un peso importante anche sulle vicende artistiche del Palazzo. Nel 1809 le truppe del- l'esercito napoleonico occupano Roma, catturano papa Pio VII (1800-1823) e lo deportano in Francia; il Quirinale viene scelto dal governo napoleonico come residenza dell'Impera- tore. Ma ciò non avverrà mai L'ultimo papa a soggiornare al Quirinale fu Pio IX (1846-78), che lasciò traccia del suo pontificato facendo dipingere le volte di alcune stanze di quello che era stato l'appartamento di Paolo V e affidando a Tommaso Minardi un dipinto murale di grande impegno quale la Missione degli Apostoli (1848) nella Sala degli Ambasciatori. Nel 1870, dopo la breccia di Porta Pia e l'annessione di Roma al Regno d'Italia, il Quirinale di- venne residenza della famiglia reale Dalle regge italiane giunsero al Quirinale anche impor- tanti quadri e serie di arazzi: da Firenze Vittorio Emanuele II fece portare al Quirinale dieci dei venti arazzi cinquecenteschi su disegno di Bronzino, Pontormo e Salviati; da Parma ven- nero le due serie realizzate a Beauvais nel 700 su cartoni di Francois Boucher, mentre i sei dipinti di Corrado Giaquinto con Storie di Enea provengono da Moncalieri. Dopo il 1946 le strutture architettoniche del complesso del Quirinale e gli arredi interni del Pa- lazzo sono rimasti sostanzialmente inalterati; sotto l'amministrazione del Segretariato Ge- nerale della Presidenza della Repubblica sono prevalsi infatti criteri conservativi e di valorizzazione (negli ultimi anni, ad esempio, l'istituzione di un laboratorio per il restauro degli arazzi e il recupero dell'originario color travertino delle antiche superici in stucco nel Cortile d'Onore e nella facciata principale del Palazzo), tesi alla tutela del notevole patrimonio arti- stico e culturale che si é concentrato al Quirinale in quattrocento anni di storia. VII° itinerario La Repubblica Il Vittoriano e il Museo Nazionale del Palazzo di Venezia Dopo 3I anni di chiusura, il Vittoriano è stato riaperto al pubblico il 4 novembre 2000 grazie al finanziamento per i restauri concesso dal Ministero per i beni e le attività culturali che hanno restituito al monumento lo stesso splendore che aveva quando fu costruito all'inizio del Novecento. Il Vittoriano è oggi visitabile grazie ad un percorso obbligato che consente l'accesso sino alla terrazza più alta dalla quale si gode un ampio e spettacolare panorama di Roma. Costruito per onorare il primo re di Italia, Vittorio Emanuele II che ha dato il nome al monumento, il Vittoriano è il simbolo del Risorgimento italiano, nei valori dello spirito di unità della patria e di libertà di tutti i cittadini. La costruzione del Vittoriano decisa nel 1878, in seguito alla morte del re, fu iniziata solo successivamente su progetto di Giuseppe Sac- coni, giovane architetto marchigiano. Il 22 marzo 1885, alla presenza di Umberto I e della fa-
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