Page 5 - sette itinerari
P. 5
IV° Itinerario LA ROMA DEI MOSAICI San Crisogono, Santa Maria in Trastevere e Santa Cecilia. Sulla struttura costruita tra il 499 e il 521 d.C. il cardinale Giovanni Da Crema nel 1123 fa ri- costruire una nuova chiesa che distrusse e intenò la presistente basilica. Il primo grande re- stauro avviene nel 1620-26, commissionato dal Cardinale Scipione Borghese, per opera di Giovan Battista Soria, che adatta l'interno al gusto barocco, ed autore inoltre della facciata a timpano. [1623] preceduta da un portico di ordine tuscanico con quattro colonne in granito. La pianta interna basilicale è a tre navate divise da ventidue colonne di granito grigio e rosso con pavimento cosmatesco del XIII° e soffitto ligneo a lacunari decorato dal Soria. Al centro del soffitto 'Gloria di S.Crisogono, copia dal Guercino. A sinistra dell'ingresso monumento del cardinale Giovanno Jacopo Millo [m.1757] di Carlo Marchionni e Pietro Bracci. Lungo la navata destra quel che rimane degli oli su muro delle Ss.Barbara e Caterina attribuito a Paolo Guidotti, dei Tre Arcangeli di Giovanni da S.Giovanni, di 'S.Francesca Romana' e 'Crocifis- sione' attribuiti al Guidotti. Nella volta della Cappella del Sacramento, disegnata dal Bernini, [1641] 'Trinità e Angeli' di Giacinto Gimignani, sull'altare 'Angelo Custode' di Ludovico Gimi- gnani. Nel presbiterio il ciborio sorretto da quattro colonne di alabastro, opera del Soria. Die- tro, nel catino dell'abside, scene della vita di S,Crisogono [XVII°] ed in basso 'Madonna con Bambino tra i Santi Crisogono e Giacomo' di ambito cavalliniano. [XIII°] Sul soffitto del pre- sbiterio 'Beata Vergine' del Cavalier D'Arpino . Un luogo di culto era già presente nel V° secolo nella casa romana ritenuta di S.Valeriano, marito di Santa Cecilia, martirizzata durante l'impero di Marco Aurelio. La costruzione della basilica avviene nel IX° secolo durante il pontificato di Pasquale 1°. [817-824] Al nucleo ori- ginario vennero aggiunti nei secoli XIP-XIII° il portico, il campanile, l'ala destra del convento ed il chiostro. I primi restauri avvennero attorno al 1540, i successivi nel 1600, nel 1724, quando venne decorata la volta, i coretti e rifatta la facciata su committenza del cardinale Francesco Acquaviva. La facciata barocca originale, nata su disegno di Ferdinando Fuga, è preceduta da un portico con quattro colonne ioniche e due pilastri con capitelli corinzi. L'in- terno è diviso in tre navate, di cui la centrale con volta a botte ribassata affrescata con 'L'Apo- teosi di Santa Cecilia' da Sebastiano Conca. [1727] Al centro del presbiterio il ciborio gotico di Arnolfo di Cambio [1293] disposto su quattro colonne di marmo nero e bianco, decorato con statuette di angeli, santi, profeti, evangelisti. Sotto l'altare il sepolcro in bronzo e marmi dorati con la scultura di Santa Cecilia nella posizione in cui venne ritrovata dopo la morte rea- lizzata da Stefano Maderno. [1600] Alle spalle, nel catino absidale il mosaico risalente al 820 d.C raffigurante il Redentore Benedicente con i Ss.Paolo, Cecilia, Pasquale Tea destra i Ss.Pietro, Valeriano e Agata. Dal chiostro, raggiungibile dalla navata sinistra con visita gui- data, si accede al Coro delle Monache in cui si conserva 'Il Giudizio Universale' dipinto da Pietro Cavallini [1289-93] che rappresenta per l'Arte Medioevale una delle opere più impor- tante del contesto romano. Lungo le navate della basilica si apre sulla navata destra il Cal- darium, con sull'altare 'La Decollazione di S.Cecilia' di Guido Reni [1603] autore anche dei 'Ss.Valeriano e Cecilia' collocati di fronte. La successiva è la Cappella dei Ponziani, con la volta a crociera decorata con 'Dio Padre tra gli evangelisti' da Antonio Del Massaro [1470] autore anche degli affreschi. Più avanti la Cappella delle Reliquie, opera di Luigi Vanvitelli, che eseguì anche la pala d'altare e l'affresco della volta. Per la tradizione la chiesa fu fondata dal pontefice San Callisto sul luogo dove nel 38 a.C sa- rebbe avvenuta una prodigiosa eruzione di olio dalla terra, che era probabilmente petrolio, poi interpretata come annuncio della venuta del Messia. Costruita in forma basilicale da Giu- lio 1° [337-352] e modificata nei secoli XIII° e IX°, la forma attuale risale alla ricostruzione del 1138-48 sotto Innocenzo 11°. Nel 1702 Clemente XI0 commissionò la rielaborazione del por-